Caso volantini a Rovato: primo round alla parte offesa

Torna alla ribalta ormai dopo ormai 10 anni il caso “volantini diffamatori” a Rovato. Nel novembre 2015 infatti erano stati diffusi in paese volantini che accusavano gli amministratori di allora (Pierluigi Toscani, la moglie Gabriella Pee le assessoreDaniela Dotti e Sonia Bosio) d’avere in totale circa 150mila euro di debiti verso il Comune. I coinvolti avevano quindi sporto denuncia prima contro l’ex assessore Marianna Archetti e solo dopo tre mesi contro il Presidente della Pro loco Enrico Genocchio.

Durante il procedimento è stata accertata l’esistenza di debiti dei soggetti grazie alla presenza dell’ex dirigente finanziario del Comune, debiti che tuttavia erano minori rispetto a quanto riportato dalla carta volantinata che riportava cifre non esatte. Durante il procedimento sono stati ascoltati diversi testimoni dell’accusa e della difesa portando il giudice a districarsi su un caso di sdoppiamento dei luoghi ove erano gli imputati. Un video ritenuto prova “inconfutabile” invece ritraeva solo un veicolo in una via di Rovato.

Nella sentenza di primo grado il giudice, ha deliberato una sentenza “contentino” , da una parte 7 mesi pena sospesa per gli imputati, dall’altra un risarcimento di 4 mila euro a testa per la parte offesa. Resta alquanto vacua la testimonianza del riconoscimento degli imputati da parte della parte offesa che si è rivelata determinante per arrivare alla condanna. Per questo motivo gli avvocati di difesa Luigi e Giordana Frattini stanno pensando ad un ricorso.

“Forse dovrebbero lasciare le bottiglie nel cartone, la battaglia non è la guerra. E se prima saremmo stati più blandi, ma per solo per il logoramento psicologico degli anni del processo, ora non lo saremo e la giustizia dovrà rivolgersi a otto persone non più a cinque. Niente sconti” così ha dichiarato la Archetti.