JAMES TAYLOR SVELA – OVER THE RAINBOW – THE AMERICAN STANDARD EP.

A sorpresa, una collezione di tre tracce inedite: “Over The Rainbow” (dal classico Il mago di Oz), “I’ve Grown Accustomed To Her Face” (da My Fair Lady) e “Never Never Land” (da Peter Pan)

Il leggendario cantante e songwriter James Taylor svela a sorpresa una collezione di tre tracce inedite: Over The Rainbow – The American Standard EP, seguito del suo acclamato album American Standard, pubblicato all’inizio di quest’anno. L’EP – in versione digitale – contiene tre toccanti interpretazioni di autentici classici: “Over The Rainbow” (da Il mago di Oz) di Harold Arlen e Yip Harburg“I’ve Grown Accustomed To Her Face” (da My Fair Lady) di Frederick Loewe e Alan Jay Lerner e “Never Never Land” scritto da Jules Styne, Betty Comden e Adolph Green per il musical Peter Pan del 1954. In American Standard, pubblicato il 28 febbraio, Taylor ha infuso una nuova linfa e nuove sonorità in alcune delle più amate canzoni del 20° secolo, reinventando e facendo suoi degli autentici capolavori del genere.

James Taylor su Over The Rainbow – The American Standard EP:

Sono così contento che queste tre canzoni vengano diffuse al pubblico. Abbiamo inciso più di quanto potesse andare bene per l’album American Standard: il che ha fatto felice il dipartimento della promozione, che ha trovato il modo di utilizzare le tre tracce in più, dando loro loro – grazie al digitale – l’esposizione che meritavano. La mia versione per voce e chitarra di “Over the Rainbow” ha due aspetti che meritano di essere sottolineati. Innanzitutto riprende l’introduzione originale – cosa rara, a dispetto del fatto che la canzone sia tanto popolare – e in più si basa su di un arrangiamento molto ricco sul piano armonico, forse il più complesso fra quanti io ne conosca. “I’ve Grown Accustomed To Her Face” viene da uno dei dischi preferiti dai miei genitori, la versione di My Fair Lady interpretata dal cast originale. “… damn, damn, damn, damn, damn… I’ve grown accustomed to her face…” Henry Higgins con riluttanza deve riconoscere a se stesso di amare Liza Doolittle. Stuart Duncan suona magnificamente il violino con un’accordatura ribassata. Un altro album molto amato nella collezione dei miei genitori era ancora una volta un’incisione realizzata dal cast originale di un musical di Broadway: Peter Pan, con Mary Martin. Ecco quindi la mia versione dell’idilliaco “Never Never Land”. Grazie dell’ascolto…”

Nelle 14 canzoni accuratamente selezionate per American Standard ovviamente sono in primo piano l’inimitabile voce e la musicalità incomparabile di Taylor, ma a rendere unico l’album è l’inventiva sua e degli altri coproduttori (il collaboratore di vecchia data Dave O’Donnell e il maestro della chitarra John Pizzarelli) nell’affrontare il progetto: arrangiamenti semplici basati sull’interazione fra le chitarre di Pizzarelli e di Taylor, piuttosto che una scrittura più tradizionale modellata sul pianoforte. L’effetto è ammaliante. Per avere un’idea si guardi al repertorio: dallo swing sulle note di “My Blue Heaven” di Walter Donaldson e George A. Whiting all’intramontabile “Almost Like Being In Love” di Frederick Loewe e Alan Jay Lerner (da Brigadoon); dall’incantevole “The Nearness of You” di Hoagy Carmichael e Ned Washington alla brillante “Sit Down, You’re Rockin’ the Boat” di Frank Loesser (dal successo di Broadway Guys and Dolls, alias Bulli e pupe); dalla pungente critica sociale di “You’ve Got To Be Carefully Taught” della coppia Richard Rodgers & Oscar Hammerstein II ad una superba interpretazione del classico “God Bless The Child”  firmato da Billie Holiday con Arthur Herzog Jr., per finire con la prima cover mai documentata di “As Easy As Rolling Off A Log”,  comparsa nel 1938 in  Katnip Kollege,  cartone animato della serie  Merrie Melodies.

American Standard, 19° album dell’illustre carriera di Taylor, ha ricevuto il plauso della critica ed è entrato nelle classifiche più prestigiose del mondo, con 82.000 copie vendute nella sola prima settimana dall’uscita, arrivando al quarto posto nella TOP200 di Billboard ad al primo – sempre sulla medesima testata – nelle chart Top Album Sales, Top Rock, e Top Americana/Folk. L’album è il tredicesimo di Taylor a debuttare nella TOP 10, facendo di Taylor il primo artista al mondo ad avere album nella TOP10 per sei decenni consecutivi. Grazie alle incisioni e ai tour in tutto il mondo, James Taylor ha emozionato legioni di ascoltatori con la sua calda voce baritonale (indissolubile dalla sua chitarra) per più di 50 anni, influenzando generazioni di giovani musicisti. Nel corso della sua celebrata carriera, Taylor ha venduto più di 100 milioni di album, conseguendo dischi d’oro, platino (e multi-platinum) a partire dal disco eponimo del 1968. Nel 2015, Taylor ha pubblicato Before This World, il primo album a raggiungere la vetta della classifica in tutta la sua illustre carriera. Taylor ha vinto vari Grammy® Award, è entrato sia nella Rock and Roll Hall of Fame che nella Songwriters Hall of Fame, e nel 2006 The National Academy of Recording Arts and Sciences lo ha scelto come MUSICARES Person of the Year. Inoltre, è stato insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des arts et des lettres (onorificenza conferitagli dal governo francese) e della Medal of Arts dal presidente Barack Obama nel 2012. Nel novembre del 2015 è stata la volta della Presidential Medal of Freedom (la più alta onorificenza al valore civile), seguita nel 2016 dai Kennedy Center Honors, riconoscimento che ogni anno viene conferito a chi ha contribuito ad arricchire la cultura statunitense nell’ambito delle arti.

Ufficio Stampa Franco Galliano – JazzProduct & PromotionManager UniversalMusicItalia